11.13.2007

Un'altra di queste sere


Mi parlerà dolcemente guardandosi le mani, o sorriderà deciso fissandomi negli occhi?
Avrà tante storie da raccontare o ascolterà semplicemente la mia voce?
Sembrerà il mare al tramonto, o un’escursione ad alta quota?
Secondo me, tra una bici ed un’automobile è più simile alla prima, ma non è detto!
Ho provato a chiederlo al mio cane, e lui scodinzolando mi ha raccontato di aver visto qualcosa di simile viaggiare su due ruote.
Un giorno un uomo mi ha detto di non cercarlo perché arriva all’improvviso e un altro invece sostiene che non busserà certo inaspettatamente alla mia porta.
Di sicuro le cose sono due, o è lento e sa mimetizzarsi, o corre veloce come un puma. Però da qualche parte dovrà pure riposarsi!
Chissà se è come un gioco col quale ti diverti fino alla noia, o è un chewing gum che non esaurisce mai il suo sapore?
C’è chi giura di averlo visto competere ad una manifestazione di triathlon travestito da ironman, e dice di averlo riconosciuto dal suo sorriso beffardo.
Ma c’è anche chi lo sente continuamente strimpellare accordi alla luna, e sa che è lui perché intorno non c’è neanche una chitarra!
Certo è che chi lo conosce, non ne può fare a meno, e non è che gli piace, più che altro gli serve. Come l’ossigeno e persino più dell’acqua!
Ora, dico, io, forse l’ho intravisto in passato, ma poi mi è subito sfuggito, oppure chissà, qualche volta l’avevo accanto e non l’ho riconosciuto.
Ma la cosa peggiore che può capitare a un uomo è smettere di cercarlo, o di aspettarlo.
Perché il vero amore è forse, proprio in una parte di noi che è difficile da scovare.

Ad una donna che ancora non ho scoperto, a tutti i miei amici che sono lontani, e soprattutto ad un angelo che da una nuvola a forma di amaca continuerà a parlare con noi insegnandoci ad amare la vita, semplicemente sorseggiando discontinui frammenti di felicità al sapore di lime e menta. Ciao Johnny, ci vediamo un’altra di queste sere dentro un sogno.